mercoledì 9 aprile 2014

CHE DELUSIONE LE TANTO ATTESE "MODIFICHE" AL PIANO SOSTA: NELLA SOSTANZA NON CAMBIA PRATICAMENTE NULLA!

CHE DELUSIONE LE TANTO ATTESE "MODIFICHE" AL PIANO SOSTA: NELLA SOSTANZA NON CAMBIA PRATICAMENTE NULLA!

Non cambia assolutamente nulla, briciole in compenso alle nostre proposte presentate a giugno 2013.

Non cambia assolutamente nulla riguardo a tariffe ed orari, il periodo gratuito rimane di appena 15 minuti; via Naviglio rimane con quell'assurda alternanza di sensi unici, viene solo spostata in avanti di 10 metri una sbarra per permettere il logico accesso da ambo i sensi in via Calligherie; i disabili non residenti potranno avere l'abbonamento ma a pagamento.

Delle nostre proposte ne hanno accolto solo in parte due:

1)Noi proponevamo su tutte le zone di sosta con tariffazione fascia C una riduzione drastica dell'abbonamento per i non residenti, questa modifica è stata accolta ma solo in parte e sarà attivato per i non residenti un abbonamenti a 180 euro l'anno anziché 325 euro limitatamente a sole 4 zone, quelle che a tutt'oggi risultano sempre deserte, speriamo che questo provvedimento sollevi le problematiche dei residenti che si trovano nelle zone adiacenti al di fuori del piano sosta.

2) Noi proponevamo la trasformazione della tariffa del parcheggio di via Cavour da A alta a B media tariffazione per permettere l'utilizzo dei residenti, la tariffa rimarrà la stessa ma potranno parcheggiare anche i residenti.

Insomma ci si aspettava ben altro quando si sentiva parlare di MODIFICHE al Piano Sosta, non certamente qualche piccolo ritocco che lascerà il Centro Storico di Faenza ancora deserto dalle auto.

Alla fine in un anno il comune riuscirà faticosamente ad incassare il 1,25 milioni di euro previsto, ma ricordiamo se ne dovranno versare circa il 30% a Movs (circa €. 360 mila euro), poi si dovranno detrarre dal conto i 450 mila euro che si incassavano prima del piano sosta con i vecchi parcometri, poi bisogna detrarre i 200 mila euro che non si incassano più dalle multe nella stessa zona, poi si devono detrarre i costi per finanziare la navetta antieconomica a 220 mila euro.

Quindi a fronte di un esborso di 1,25 milioni di euro dei cittadini ne rimangono in cassa per riparare le strade del centro storico circa 20 mila euro.

La matematica è spietata, non ci sono parole per esprimere lo sdegno di molti cittadini davanti a questi numeri implacabili e al disastro perpetrato ai danni del centro storico, mentre le categorie più colpite sono gli operatori economici e i commercianti, crisi su crisi.

Il Movimento No Piano Sosta

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